L’emergenza COVID-19, ci sta insegnando tanto, e rimarrà per molto tempo nelle nostre menti e nei nostri pensieri, sarà lento e difficile tornare alla normalità ma il popolo italiano è un popolo che si adatta facilmente e velocemente alle cose nuove.
Ma questa emergenza dal punto di vista sociale, lascia davvero tante domande, erano tanti necessari, nel corso degli anni passati, tutti questi tagli alla Sanità e alla Scuola? A parte, poi, il danno ingente per le imprese, duramente colpite dalla emergenza Coronavirus Covid-19.
In emergenza a Milano e a Roma in 10 giorni sono stati realizzati o modificati 2 ospedali Covid-19, a Napoli lo stesso, con posti in terapia intensiva, e poi invece in condizioni normali passano decenni per la realizzazione, o addirittura si rischia la chiusura delle strutture.
Per quanto riguarda le lezioni scolastiche a distanza sia la scuola che una famiglia su tre, in Italia, non hanno un PC o Tablet, come si può fare didattica a distanza?
I tagli all’istruzione sono aumentati nel corso degli anni, se non fossero stati fatti, avremmo potuto mettere in primis, in sicurezza gli edifici scolastici e predisporre acquisti di materiale informatico adatto; ora si inizia a parlare di distanziamento sociale nelle classi, ma con una media di 25 alunni a classe come faranno?
Io penso che investire nella sanità e nell’istruzione dovrebbe essere un fiore all’occhiello dell’Italia; gli anziani sono la memoria storica del nostro Paese e vanno in tutti i modi tutelati; i giovani, invece, vanno spronati per le loro capacità ad andare avanti e costruire il loro futuro qui in Italia e non portare le loro professionalità all’estero. Oggi più che mai abbiamo bisogno di lavorare tutti per un fine comune, quello di far rialzare il nostro Paese!
Speriamo che quando finirà questa pandemia, tutto quello che abbiamo subito non sarà stato vano perché le priorità in agenda dei nostri governanti dovranno essere quelle di evitare disastri futuri.
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