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Cultura e covid

di Roberta Boccanelli

La stagione teatrale si è appena conclusa, e già ci sono in programmazione spettacoli di arte varia, concerti estivi. Bene, anzi ottimo; è bello rivedere la gente che canta insieme al proprio beniamino, o che applaude una piece teatrale nonostante la canicola estiva.

Sembra quasi di vivere un rito rassicurante ed al contempo propiziatorio per la prossima stagione invernale. Certamente i benpensanti osserveranno: “Tutto meraviglioso ma gli assembramenti?” Il rischio c’è, sicuramente, però razionalmente è ridimensionato nelle conseguenze, e comunque la salute mentale, dopo un periodo di costrizioni necessarie, è di basilare importanza.

Si vive una sensazione stimolante, già avvertita alle prime timide riaperture di cinema, teatri, musei. Il pubblico, compreso chi scrive, ha accettato di buon grado, il disagio di indossare la mascherina, pur di assistere a quella rinascita dell’anima che uno spettacolo può dare.

Purtroppo, non tutti gli esercenti cultura hanno potuto riaprire: per reale deficit economico o per motivi “politici “…… Sono state di grande aiuto, in quel periodo buio, le varie piattaforme digitali e televisive che ci hanno coccolato ma anche un po’ impigrito. Oggi purtroppo, nonostante la buona volontà di rimetterci in marcia, si avverte “una distrazione culturale” non imputabile alla pandemia. Nelle ultime settimane ho assistito a 2 episodi significativi: la morte di Raffaele La Capria, scrittore e sceneggiatore noto oltre i confini nazionali; uno squallido trafiletto pet ricordarlo e niente di più.

Purtroppo, chi lavora dietro le quinte non ha molta rilevanza mediatica. È triste aver salutato negli ultimi 2 anni tante personalità dell’arte, della musica, dello spettacolo, noti al grande pubblico. Sembra quasi che il destino camuffato da pandemia, li abbia voluti sottrarre all’oblio inevitabile ma ingiustificabile. Il secondo episodio che mi ha colpito recentemente: rapper famoso e protagonista indiscusso dei social, pur molto sensibile a tematiche sociali, dotato di intelligenza, sensibilità e simpatia, chiede con supponenza irritante chi sia Giorgio Strehler ….

Non aggiungo altro ma mi chiedo e vi chiedo: siamo sicuri che è tutta colpa del COVID?

Meditate gente meditate….

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