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Dov’è finita la democrazia?

Forse è stata presa in ostaggio dalla grande finanza speculativa e dai mercati economico – finanziari per essere sostituita con la “denarocrazia”.
Siamo certi che anche questa volta la Democrazia riuscirà a sconfiggere i propri avversari così come ha fatto per oltre duemila anni.
Platone, uno dei grandi sostenitori della Democrazia, ha detto che in ogni tempo ci sono persone che si camuffano da democratici mentre invece sono dei demagoghi.
E dalla demagogia alla oligarchia e alla tirannia il passo è breve.
Ma alla fine vince sempre e si rafforza la Democrazia, proprio perché corrisponde meglio ai veri bisogni della natura umana.
Anche oggi, nell’era della mondializzazione del potere, la Democrazia viene ad essere spesso sopraffatta e sostituita da una oligarchia che detiene il potere finanziario e riesce ad imporsi sul potere politico legittimamente eletto dal popolo.
Il progresso scientifico e tecnologico dell’era della globalizzazione mette a disposizione del “popolo sovrano” i mezzi di comunicazione che gli consentano di farsi sentire con voce sempre più forte in ogni angolo del pianeta e rendere molto più dura la vita ai nemici della Democrazia, gli stessi nemici che hanno diffuso le ideologie materialistiche e trasformato il denaro, da utile mezzo per facilitare gli scambi e la produzione dei beni, in unico fine dell’attività degli speculatori spregiudicati e criminali.
Purtroppo si è diffusa una sottospecie di umanità che, avendo sfrattato dalla propria coscienza i sentimenti religiosi e i valori universali, calpesta i diritti delle persone più deboli, a cominciare dai minori , dagli anziani e dai disabili.
Bisogna trovare il luogo dove è stata imprigionata la Democrazia e metterla al posto che le compete, non solo in campo politico ed economico, ma in tutti i campi dell’attività umana, a cominciare da quello del lavoro.
Sono i nemici della Democrazia che nella pazza corsa al denaro hanno creato un sistema sociale che esclude milioni di giovani (e non più giovani), uomini e donne, dalla partecipazione alle attività produttive delle imprese.
I lavoratori sono persone e non merce da comperare e vendere spostando pacchetti azionari da una parte all’altra del mondo, lasciandoli senza lavoro e senza reddito.
Persone umane che hanno bisogno di vivere in sicurezza e di rafforzare la coesione sociale e familiare. La famiglia costituisce la cellula base della società: difendiamola per assicurare alle future generazioni prosperità, giustizia ed prosperità e giustizia.

Bruno Latella, presidente onorario di Unimpresa

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