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Grazie Papa Francesco

Grazie per aver illuminato la giusta via, indicata anche dai tuoi predecessori e da moltissimi scienziati ed uomini saggi di tutti i tempi, per salvare la famiglia umana e la casa comune costituita “da sora nostra madre Terra”. Questa casa violentata e saccheggiata dei beni che il Creatore ha messo a disposizione di tutti gli esseri viventi. Il pianeta terra è da molto tempo sotto attacco da persone che hanno smarrito il senso etico, morale e religioso della vita e pensano solo ad accumulare denaro per circondarsi di cose inutili e spesso dannose, mentre persone adulte, anziane e bambini della porta accanto e dei paesi vicino non hanno di che sfamarsi, anche perché il “progresso” (sarebbe meglio chiamarlo “regresso”) priva una moltitudine di giovani e di padri famiglia di un lavoro che consenta loro di guadagnarsi il pane quotidiano.

Viviamo in una società dove prevale la sopraffazione dei più forti anche perché, molto spesso, il potere politico è succube (o connivente) dei poteri finanziari, tecnici, economici e … mafiosi.

Il denaro corrompe le persone anche quelle che svolgono funzioni pubbliche.

La moneta, strumento per facilitare i rapporti economici e commerciali è diventata strumento di sopraffazione e di corruzione (anche Giuda si è venduto per 30 denari ed ha generato, a quanto sembra, una numerosa discendenza).

Ma a cosa serve accumulare tanto denaro e tante ricchezze se non vengono condivise con tutti i fratelli pellegrini sulla terra? Perché violentare, inquinare, desertificare, cementificare, distruggere le risorse che ci sono state donate per essere utilizzate, custodite e trasmesse alle generazioni future?

Papa Francesco con la sua lettera Enciclica ha cercato di illuminare le menti delle persone sulla necessità e sui vantaggi, materiali e spirituali, di agire nel rispetto di tutto il Creato.

La terra sulla quale abitiamo per un breve periodo di tempo non è di proprietà di pochi.

Purtroppo il 20 per cento delle persone che abitano il Pianeta si sono impossessate dell’80 per cento delle risorse mondiali depredando intere popolazioni.

Grazie a Dio la saggezza nel mondo non si è spenta e germoglia di continuo nelle menti e nei cuori della gente semplice di tutti i Continenti. Gli esempi sono ogni giorno sotto i nostri occhi.

Anni addietro con l’amico e collega Dino Sanna stavamo effettuando un servizio per radio Cagliari sull’andamento della vendemmia. Visto un gruppo di persone che vendemmiava, il mio amico, in lingua sarda, ha chiesto : “chi è qui il padrone?” ha risposto, sempre in sardo, una persona anziana:” il padrone è Dio! Io ho coltivato la vigna ed ora raccolgo l’uva. Grazie a Dio il raccolto è abbondante”.

Il mio amico ed io abbiamo commentato spesso questa risposta.

Tra i contadini del meridione d’Italia, specialmente della Calabria, è ancora vivo il sentimento di non essere “padroni” ma utilizzatori e “custodi della terra”.

Nel mondo c’è ancora tanto male (rivoluzioni, stragi, guerre, corruzioni, piraterie, collusioni, ingiustizie, ecc.) l’Enciclica di Papa Francesco ha risvegliato nelle coscienze, non solo dei credenti, sentimenti di fratellanza, di solidarietà e di dialogo, facilitati anche dalle conquiste in campo scientifico e tecnologico che consentono agli esseri umani di parlarsi e di vedersi da ogni angolo del Pianeta, oltre che seguire i progressi compiuti nel campo delle fonti energetiche rinnovabili e non inquinanti che aiutano ad avviarsi verso ”uno sviluppo sostenibile e integrale” per il bene di tutta l’umanità.

Bruno Latella

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