“L’operazione che sarà varata domani dal consiglio dei ministri è, in linea di massima, apprezzabile: perché consente di rimettere in circolazione, tra il 2013 e il 2104, 40 miliardi di euro. Tuttavia, il totale degli arretrati della pubblica amministrazione verso le imprese fornitrici è ben più consistente e supera, stando alle ultime rilevazioni fornite dal sistema bancario, quota 100 miliardi di euro. Pur in condizioni di conti pubblici da tenere sotto controllo, ci aspettiamo che Governo e Parlamento si impegnino, contestualmente all’approvazione del decreto legge da 40 miliardi, a saldare tutte le fatture finora rimaste non pagate”. Lo chiede il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, alla vigilia del consiglio dei ministri chiamato a deliberare il decreto d’urgenza sui debiti della pa. “Serve chiarezza: le istituzioni devono far capire che fine fa la parte di stock che resta fuori dal decreto. Non vorremmo che dietro il pagamento di una quota, peraltro minoritaria, degli arretrati si nasconda il tentativo maldestro di cancellare con un colpo di spugna tutto il resto”.
Ufficio Stampa Unimpresa
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