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Sviluppo. Longobardi, pericolosi veti fra ministri su decreto crescita

“Giovedì il consiglio dei ministri dovrà approvare il decreto sulla crescita: non entriamo nel merito delle singole misure, ma speriamo che l’intero impianto disegnato dal Governo possa contribuire a dare all’economia del Paese una spinta per agganciare la ripresa. Speriamo, quindi, che il provvedimento venga varato e che si veda quanto prima sulla Gazzetta ufficiale, in modo da essere subito operativo. Ci auguriamo, quindi, che il buon senso prevalga nelle file dello stesso Esecutivo visto che nei giorni scorsi sono circolate indiscrezioni su presunti dissidi e frizioni fra alcuni ministri e su veti incrociati che avrebbero rallentato l’iter delle nuove norme. Si tratta di veti pericolosi che fanno male all’Italia. In questo momento deve prevalere il buon senso e l’interesse superiore per lo sviluppo, cui ambisce il decreto”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, in vista della discussione al consiglio dei ministri sul secondo decreto legge per lo sviluppo e la crescita.
Secondo il presidente di Unimpresa “non si può scherzare, siamo a un bivio. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, del quale condividiamo molte posizioni, sostiene che sarebbe felice di vedere la ripresa nel 2015. C’è da sperare che ciò succeda prima e che già nel 2014 si possano tastare con mano segnali di irrobustimento del ciclo economico. Quanto alle misure, non si può prescindere dall’abbattimento della pressione fiscale: di troppe tasse si muore, lo diciamo da troppi mesi e la politica non ci ascolta”.

Ufficio Stampa Unimpresa
a cura di Ago Press
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