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Libertè autentica

Je suis contre le terrorisme, les assassinats, je suis Français, mais je ne suis pas Charli. La Liberté n’est pas l’offense ou la profanation. Il est possible d’exprimer un désaccord ou de fortes critiques, mais la Libertè a pour limite le respect. Le prejudice laïc est le meilleur fondement du fanatisme religieux. Libertà! Se invocata per noi, il limite è il rispetto che pretendiamo, se richiesta per gli altri allora non ha limiti. Eppure si è generalmente tutti concordi nel definire che la soglia invalicabile della libertà di ciascuno è il riguardo dell’altro. Forse che la sfera religiosa non sia degna di rispetto, non sia costitutiva dell’identità personale, e dunque possibile da calpestare? La libertà non libertinaggio è un concetto valido pure per la satira, e il suo limite certo non è il cervello del singolo che desidera applicarla, ma il bene di tutti, quei tutti che possono essere provocati, con i quali si può essere in disaccordo ma che non è lecito ferire.
Papa Francesco con la sua semplicità e chiarezza solita lo ha affermato senza peli sulla lingua. Concetto elementare e cioè che non si può uccidere in nome di Dio ma nemmeno si può offendere la fede dell’altro. Ora per chi utilizza normalmente il cervello che ha in dotazione, e dunque gli riesce facile capire che la battuta sul pugno come risposta all’offesa indirizzata ad un madre è semplicemente una battuta, per chi non intende strumentalizzarla facendone una verità teologica, il pensiero del Papa è del tutto evidente e riterrei condivisibile. Il rispetto dell’altro imposto alla satira non corrisponde al decurtamento della libertà, non significa trasformare tutti in pecoroni consenzienti, tutt’altro, vuol dire garanzia per la libertà stessa.
Ma come mai riesce così difficile comprenderlo? Forse bisognerebbe ammettere che la parola rispetto, il lemma educazione, oggi rischiano di dire sempre meno e la linea utile a riconoscere la loro assenza è sempre più labile. Non serve, per rendersene conto, discettare di massimi sistemi, è sufficiente fare un giro in auto per le strade o sotto terra nei metrò.
La migliore definizione la offre Sant’Agostino, “ama e fai ciò che vuoi”, ecco l’identità profonda della Libertè.

Alfonso D’Alessio