“L’ipotesi di riforma del lavoro annunciata ieri dal Governo pare andare nella giusta direzione, ma non bisogna illudersi: la manutenzione dell’articolo 18 non basta a garantire al Paese l’uscita dalla crisi finanziaria internazionale”. E’ un giudizio non del tutto positivo quello del segretario di Unimpresa, Sergio Battaglia, sulle intenzioni dell’Esecutivo per riformare il mercato del lavoro. Secondo Battaglia, il Governo guidato dal professor Mario Monti, “deve andare oltre: alle imprese, specie le 130mila micro e piccole che rappresenta Unimpresa dove lavorano circa 800mila persone, serve altro e cioè la certezza di investimenti, la semplificazione burocratica, la promessa concreta di un immediato taglio della pressione tributaria, impegni veri per rimettere in moto il comparto del credito”.
Queste, secondo il segretario dell’associazione, “le quattro sfide ineludibili che vanno necessariamente affrontate per portare il Paese fuori dalle pericolose sabbie molli della recessione”.
Gli ultimi dati “non lasciano spazio a equivoci: siamo in un momento drammatico in cui ci giochiamo tutto per il futuro dell’Italia”. Poi Battaglia insiste sulle risorse da mettere a disposizione delle imprese per ridurre il peso del fisco sui conti delle pmi: “Va messa in campo senza indugi una drastica azione per il disboscamento del bilancio statale dagli sprechi di denaro pubblico e quello che si risparmi va destinato all’abbattimento del cuneo fiscale: meno tasse e più lavoro”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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