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L’altalena politica danneggia l’Italia

Nelle agende politiche vengono indicati i tanti mali dovuti all’attuale crisi, ma quasi mai si parla delle vere cause che hanno generato tali mali.
L’attuale crisi, com’è noto alla maggior parte dei cittadini, trae origine da un pericoloso decadimento dei principi etici e morali, conseguente all’avanzata di ideologie materialistiche che hanno portato a teorie economiche disastrose in Europa ed in molte parti del mondo dove si sono affermati il consumismo disumano e il capitalismo senza scrupoli.
Di conseguenza per uscire dalla crisi occorre invertire la rotta e mettere al centro dell’economia la persona umana con i suoi bisogni, materiali e spirituali, e puntare su uno sviluppo economico sostenibile, tenendo conto delle risorse che “madre natura” mette a disposizione di tutti.
Negli ultimi decenni il mondo è cambiato profondamente per cui occorre delegare, attraverso il voto, il potere politico a coloro che lo concepiscono come un servizio utile alla comunità e non come un’occasione di arricchimento personale. Cioè il voto deve servire per eleggere persone professionalmente e moralmente in grado di agire per il bene comune.
La ripresa economica potrà essere meno “altalenante” se il Governo, che uscirà dalle urne, metterà mano ad alcune priorità indispensabili per accelerare l’uscita dalla crisi, come: famiglie, lavoro, cultura, imprese, ricerca, giustizia, sicurezza, sanità, solidarietà, burocrazia, ambiente, energia rinnovabile, ecc.
Tutti questi comparti sono strettamente legati tra loro come i pilastri di una costruzione. Se uno solo scricchiola mette in pericolo la tenuta di tutto l’edificio. Alcuni di questi comparti rappresentano le colonne portanti e indispensabili per la coesione della comunità, come la famiglia, il lavoro, la giustizia e l’ambiente.
La famiglia è la più piccola comunità umana naturale e costituisce la prima cellula della società civile a livello locale, nazionale e internazionale.
E’ nella famiglia che le persone ricevono protezione fin dal momento della nascita ed imparano le prime regole di convivenza. La famiglia, per crescere sana, deve essere messa al riparo dai “falsi difensori” che di famiglie ne hanno più di una e ne vorrebbero anche altre con persone dello stesso sesso.
Il lavoro è un diritto ed un dovere di ogni persona valida fisicamente e psichicamente.
Tutto ciò che oggi abbiamo lo dobbiamo al lavoro ed al genio delle generazioni che ci hanno preceduto ed è stato consolidato dall’attuale generazione.
Purtroppo per giochetti finanziari, illegalità e prepotenze di ogni genere la maggior parte della ricchezza prodotta è finita nelle mani di pochi privilegiati.
Per uscire dall’attuale crisi occorre far partecipare la “marea” dei disoccupati (specialmente quella giovanile) alla gestione e agli utili delle imprese, cioè, anche nel nostro Paese occorre instaurare, assieme a quella politica, la Democrazia economica. Se imprese e lavoratori non faranno fronte comune rischiano di essere “stritolati” entrambi dai grandi speculatori della pirateria finanziaria.
La giustizia è indispensabile per l’ordinato sviluppo della società. Le ingiustizie tollerate dallo Stato suscitano risentimento nei confronti della politica e a volte porta ei cittadini a farsi giustizia da soli o, addirittura, prestare orecchio alle associazioni mafiose che fanno proseliti principalmente tra chi non riceve giustizia dello Stato per i torti subiti.
L’ambiente va protetto perché se viene violentato impunemente vengono meno le condizioni per lo sviluppo naturale della vita.
Da circa un secolo con lo sviluppo industriale e con la crescita esplosiva della popolazione mondiale (da 2 miliardi agli inizi del 1900 ha oggi superato i 6 miliardi e mezzo ed è in continuo aumento). L’economia capitalistica, è stata  lasciata in mano a degli incoscienti senza scrupoli (che hanno come unico scopo il potere e il denaro) per cui è stata messa a rischio la sostenibilità della crescita pacifica sul Pianeta.

Bruno Latella
Presidente Onorario di Unimpresa

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