“Il Governo è stato clamorosamente smentito da tutte le istituzioni che questa mattina hanno espresso valutazioni sulla legge di stabilità: le misure non sono eque e appesantiscono, complessivamente, il carico fiscale sulle famiglie con consequenziali ricadute sui consumi e quindi sulla ripresa. In questo senso si sono espressi l’Istat, la Corte dei conti e la Banca d’Italia, confermando la nostra valutazione critica dei giorni scorsi: lo scambio Iva-Irpef non funziona”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, dopo la lunga serie di audizioni in Parlamento dove è in discussione il disegno di legge stabilità approvato due settimane fa dal consiglio dei ministri.
Secondo Longobardi “vanno necessariamente trovati gli spazi per intervenire e cambiare le nuove regole sia per quanto riguarda l’Irpef sia per quanto riguarda l’Iva: l’abbattimento delle due aliquote Irpef viene più che sterilizzato dalla stretta sul versante delle detrazioni fiscali, con pesanti aggravi per le famiglie monoreddito e quelle con più figli; mentre il doppio aumento dell’imposta sui consumi, dal 10% all1’1% e dal 21% al 22%, corre il rischio di mettere in ginocchio il Paese, riducendo a zero le speranza di uscita dal tunnel. Sono misure recessive e vanno corrette”.
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