Il 29 aprile 2012, nella Basilica di S. Paolo, in Roma, Giuseppe Toniolo è stato proclamato Beato, per volere di Benedetto XVI.
Toniolo è nato a Treviso, il 7 marzo 1847, a 9 anni entrò nel Collegio di S. Caterina a Venezia, dove lo studio e la preghiera costituirono la solida base della formazione religiosa e professionale della sua esistenza sino al giorno della morte avvenuta a Pisa il 7 ottobre 1918.
Frequentò l’Università di Padova dove si laureò in legge nel 1867 e dove inizio ad insegnare economia politica. Dopo una breve parentesi di insegnamento a Modena, nel 1879 gli venne offerta la cattedra di economia politica a Pisa dove insegnò per quarant’anni.
Uomo di profonda spiritualità, basata sulla fede e sulla ragione, si è battuto per la realizzazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ed ha sempre sostenuto che i problemi economici e sociali di ogni attività umana per essere risolti con successo e portare benefici alla comunità devono essere basati su comportamenti e regole etiche e morali, diversamente si raggiungono risultati opposti al bene sociale e producono guai poiché le civiltà decadono invece di svilupparsi.
E come non dargli ragione visti i disastri provocati dalla crisi dei valori causati dell’avanzata di ideologie materialistiche che negano il senso religioso dell’esistenza e la sacralità della vita umana?
Toniolo ha messo in guardia dai molti mali che possono derivare dall’eccessivo individualismo e dal dominio incontrollato della politica e della grande finanza da parte della “inonorata plutocrazia”
L’insegnamento dell’economista e sociologo cattolico è di grande attualità perché ha indicato “la via del primato della persona umana e della solidarietà”
Il Papa Paolo VI, nel gennaio del 1971, ha riconosciuto Toniolo come un fervente cattolico che si è sempre battuto in difesa dei minori, delle donne, delle famiglie (sposato e padre di 7 figli) e di tutti gli esseri umani bisognosi di aiuti mantenendo comportamenti responsabili e spirito di solidarietà fraterna, per cui è stato proclamato Venerabile.
L’Enciclica “Rerum Novarum” di Leone XIII, emanata nel 1891, contenenti i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, ebbe in Toniolo un grande sostenitore, anche perché molti di questi principi hanno sempre fatto parte dei suoi convincimenti riguardanti il bene comune e la tutela della dignità della persona umana.
E’ stato sempre difensore delle piccole imprese, dei piccoli agricoltori e di tutti i lavoratori per i quali sostenne l’importanza economica umana e sociale della loro partecipazione alla gestione e agli utili delle imprese, oltre che alla cogestione, all’auto gestione ed alla operazione. Si rendeva comunque conto che bisogna superare le molte difficoltà dovute anche dell’avanzata delle teorie capitalistiche e collettivistiche di fine ‘800 e inizio del ‘900 e del diffuso analfabetismo, nella lotta del quale Toniolo è stato attivamente impegnato mediante lezioni, conferenze, articoli, riviste, oltre che come fondatore delle Settimane Sociali.
Grande e continuo è stato anche l’impegno di Toniolo nel sostenere la necessità di realizzare un sistema politico basato sulla vera democrazia ispirata ai principi del cristianesimo.
Per questo suo impegno Toniolo è anche considerato uno degi ispiratori della Democrazia Cristiana in Italia assieme ad altri grandi cattolici sostenitori di una vita pienamente e coerentemente cristiana in ogni sua manifestazione per il bene comune e per la costruzione della pace.
Bruno Latella, presidente onorario Unimpresa
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