Una moratoria sulle cartelle esattoriali, con il congelamento dei debiti e il blocco immediato degli interessi sulle somme iscritte a ruolo e non ancora pagate. Questo il cuore del pacchetto “Patto tra fisco e imprese per la crescita” lanciato oggi al Governo dal presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, “per consentire alle aziende di tirare il fiato e di provare a resistere sotto gli scossoni della recessione”. “L’Esecutivo guidato dal professor Mario Monti dove mettere in condizione l’economia italiana di agganciare la ripresa; e se non c’è la possibilità di mettere in campo strumenti concreti per la crescita, che pure continuiamo ad auspicare, allora un primo passo per tendere la mano alle imprese, specie quelle più piccole che rappresentano l’ossatura del Paese, potrebbe arrivare da una sorta di moratoria sul fisco col blocco delle cartelle per un determinato periodo e lo stip agli interessi di mora” osserva il numero uno di Unimpresa.
Nel dettaglio, si tratterebbe di: “a) individuare una sorta di periodo di grazia nel quale l’amministrazione finanziaria congela le cartelle e b) stabilire una data, magari tornando indietro sul calendario, a partire dalla quale le società di riscossione delle imposte, Equitalia su tutti, dovrebbe bloccare il calcolo e quindi la maturazione di interessi e more di vario tipo, lasciando nelle cartelle le sole somme iscritte a ruolo dagli enti impositori” precisa Longobardi. Che invita il premier a “prendere in seria considerazione la proposta di Unimpresa, che tasta con mano ogni giorno i problemi delle imprese con gli adempimenti tributari: l’ultima nostra rilevazione ha portato alla luce che oltre il 75% delle imprese non rispetta la scadenza del 16 del mese per i versamenti di imposte e contributi previdenziali con il modello F24. Ogni mese si oltrepassa il termine stabilito con legge e si spera di sanare il debito rapidamente con i ravvedimenti operosi, ma assai frequentemente non ci si riesce: ed è quello il momento in cui scattano le tagliole degli interessi e delle more, che poi stanno portando al fallimento migliaia di attività imprenditoriali”.
“Il pacchetto di misure che proponiamo – dice Longobardi – va varata con un decreto legge in un consiglio dei ministri già la prossima settimana e servirebbe, tra altro, a calmare le acque nel Paese che attraversa una situazione drammatica e disperata: la tensione sociale, e ce ne accorgiamo ogni giorno sia con il bollettino dei suicidi sia con l’assurda battaglia contro Equitalia, sta portando all’esasperazione famiglie e imprese”. Non solo. Secondo Longobardi, “in prospettiva va complessivamente riconsiderato l’interno approccio dell’amministrazione finanziaria con il contibunte, oggi basato su una dura contrapposizione e che invece va riportato sui binari della reciproca lealtà e, soprattutto, sulla capacità contributiva, principio sancito nella Legge fondamentale dello Stato e spesso dimenticato dal legislatore oltre che dal Governo”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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