«Il governo, col decreto “ristori”, ha dimenticato alcune categorie professionali importanti per la sopravvivenza di migliaia di imprenditori e di famiglie: gli agenti di commercio, i consulenti finanziari e gli agenti in attività finanziaria. La categoria degli agenti di commercio non è stata tenuta in debita considerazione e quest’ultimo provvedimento del governo potrebbe rappresentare il colpo finale per un settore in crisi da diversi mesi».
Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, «Auspichiamo che si possa rimediare in fretta e chiediamo al governo di aprire un tavolo di confronto con i ministeri di competenza, per amplificare le richieste della categoria che rivendicano il diritto al lavoro e soprattutto alla sopravvivenza. Non si può minimamente immaginare di escludere dai ristori la categoria degli agenti: sarebbe una vera ingiustizia sociale ed economica» aggiunge.
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