I commercialisti, sentenze della Cassazione alla mano, invocano il diritto per il contribuente di non finire immediatamente sul banco degli imputati sulla base degli inidcatori statistici dell’Istat. Secondo gli esperti le risultanze del redditometro devono essere considerate “presunzioni semplici” e non “legali” ovvero devono essere utilizzate come semplici indizi che gli ispettori possono utilizzare per indagare sulla presunta evasione fiscale del contribuente.
- 11 anni fa
Redazione
Categories: Organismi
Commercialisti all’attacco: il redditometro non può prevedere inversione dell’onere della prova
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