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Pressione fiscale a 53,4%. Disoccupazione al 12,4%

Dall’inizio della crisi persi 700mila posti di lavoro. Picco storico nel 2014 per la pressione fiscale effettiva che toccherà il 53,4%. A registrare la crescita è il Centro studi di Confindustria secondo cui il livello della tassazione nel 2013 sarà pari al 44,6% del Pil nel 2013 e rimarrà «insostenibilmente elevato» anche nell’anno seguente.   «L’aumento delle persone in cerca di lavoro, che nel 2012 si è accentuato anche per la necessità di trovare nuove entrate per i bilanci familiari, porterà il tasso di disoccupazione al 12,4% a fine 2013 (13,9% includendo la Cig) e al 12,7% a fine 2014 (14% con la Cig). Il Pil chiuderà il 2013 con un -1,9% per segnare nel 2014 un +0,5%. Sono le altre previsioni del Centro studi di Confindustria, presentate oggi, che aggiornano «nettamente al ribasso» le stime elaborate nel dicembre scorso che prevedevano un Pil 2013 allo -1,1% e un Pil 2014 al 0,6%. Ma per gli economisti di viale dell’Astronomia il «fondo è stato toccato» considerato che «la perdita di quest’anno è quasi per intero dietro alle spalle», si legge nel Report, essendo il risultato incorporato nella pesante eredità del 2012: «ciò significa che oltre l’80% della caduta prevista è già stata registrata». Da fine 2007 ai primi mesi 2013 «le persone che hanno perso l’impiego ammontano a 700mila». Numero che salirà a «817mila per la fine del 2014». Il calo del dato statistico delle «unità di lavoro», con Cig e riduzioni orarie, «sfiorava 1,7 mln nel primo trimestre 2013 e sfiorerà 1,8 milioni nel secondo 2014».

 

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