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Lettera Decalogo Unimpresa. Il testo integrale

Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Ai Signori Ministri
Ai Signori Presidenti dei Gruppi Parlamentari del Senato della Repubblica
Ai Signori Presidenti dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati
A tutti gli Onorevoli Senatori e Deputati della Repubblica

Gentilissimi

     la nostra Associazione, UNIMPRESA, Unione Nazionale di Imprese, piccole e medie, segue, con crescente e lucida trepidazione, l’azione di contenimento del contagio da coronavirus, ormai diffuso a livello nazionale e internazionale.

     Collabora pienamente per l’attuazione delle misure restrittive, varate progressivamente dal governo nazionale, dalle regioni e dai comuni, auspicando che ci sia, quanto prima, un’inversione di tendenza, che faccia uscire progressivamente il nostro paese da questo incubo.

     Abbiamo una documentata consapevolezza, tuttavia, per il grido di dolore e per l’allarme che ci provengono dai nostri 103.000 associati, della catastrofe economico-finanziaria, nella quale sono state precipitate migliaia di attività artigianali, commerciali e produttive, operanti dal Nord al Sud del paese.

     Il primo provvedimento di urgenza, il decreto-legge di marzo, in corso di conversione in Parlamento, appare del tutto inadeguato e insufficiente a salvaguardare il tessuto più prezioso del nostro sistema economico nazionale, cioè le PIM, e a evitare la desertificazione dello stesso.

    Non basterà, quindi, l’apporto emendativo dei parlamentari a sanare questa ingiustificabile carenza, in quanto il volume di risorse finanziarie stanziato risulta lontano anni luce dal fabbisogno necessario, in tempi brevissimi.

     L’occasione per riparare a tale incomprensibile vuoto è rappresentata dal prossimo decreto-legge, allo studio del governo e preannunziato per il prossimo aprile.

     Ora o mai più!

     Per tale ragione, in un’ora grave e minacciosa per la sopravvivenza delle nostre aziende, sottoponiamo alla Sua intelligente attenzione un decalogo di proposte della nostra Associazione, elaborato dal nostro Centro Studi e approvato all’unanimità dai nostri organi direttivi.

     Confidiamo nella Sua responsabilità istituzionale e politica, affinché queste proposte vengano prese in seria considerazione e inserite, in fase costitutiva o emendativa, nel secondo provvedimento di necessità e di urgenza, a sostegno dell’economia nazionale.


Il decalogo Unimpresa

DECALOGO DELLE MISURE PROPOSTE DA UNIMPRESA AL GOVERNO PER IL DECRETO DI APRILE

Premesso che la Banca Centrale Europea o la Banca d’Italia, come prestatore di ultima istanza, dovrebbe emettere garanzie a 30 anni, a tasso zero, per 1.700 miliardi, autorizzando l’immissione di flussi di cassa alla Cassa Depositi e Prestiti e al Medio Credito Centrale (ed in parte alle Banche retail), Unimpresa sottopone al Governo il seguente decalogo di misure straordinarie, a valere per un anno, da inserire nel decreto di aprile: misure a favore, in particolare, delle MPMI e per la ripresa economica-produttiva del paese.

DECALOGO DELLE MISURE PROPOSTE

1) Chiusura di Banche ed Uffici Postali (con apertura di 5 giorni al mese per prelievo in contanti e pagamento pensioni, assicurazioni e studi professionisti

2) Per quanti ne facciano richiesta, attraverso uno studio legale in forma smart, persona fisica o giuridica, sospensione di qualunque procedura esecutiva, ordinanze e decretazioni dei tribunali civili

3) Sospensione di tutte le procedure per aste immobiliari

4) Sospensione dei vincoli di pagamento a fattura o ricevuta in contanti per somme fino a 50.000 euro

5) Per chi perde il lavoro o l’attività imprenditoriale, sospensione del pagamento di affitti per civili abitazioni ed esercizi commerciali o siti industriali

6) Per tutti, sospensioni di tutti i pagamenti di bollette di energia elettrica, gas, acqua, spazzatura e sospensione delle tasse locali

7) Per tutti, sospensione delle tasse nazionali, versamenti IVA, versamenti assicurativi, tasse di registro ecc…

8) Da parte della Cassa Depositi e Prestiti e del Mediocredito Centrale, a richiesta dell’azienda, causa chiusura forzata dell’attività, il pagamento dell’80% dell’ultimo stipendio ai dipendenti, pubblici e privati

9) Da parte della Cassa Depositi e Prestiti, a richiesta di qualunque professionista iscritto al registro imprese CCIA, erogazione bonus di € 1.200 mensili

10) Accesso al credito per persone fisiche e giuridiche, a semplice richiesta, su piattaforma on-line banking:

        A)per le persone fisiche: fino ad € 15.000 con garanzia della CDP e restituzione a 120 mesi. P.IVA fino ad € 150.000, con garanzia della CDP e restituzione a 120 mesi;

        B) per le P.M.I, ed artigiani: con fatturato ultimo anno tra € 300.000 e 1,5 milioni di euro, finanziamento fino a 500.000, con garanzia Mediocredito Centrale da restituire in 180 mesi. Per le P.M.I., con fatturato ultimo  anno tra € 1,5 milioni e 50 milioni di euro, finanziamento fino a 3,5 milioni, con garanzia Mediocredito Centrale da restituire in 240 mesi.

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