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La proposta di Confagricoltura: assunzioni di gruppo

Dare alle imprese agricole l’opportunità di assunzioni «di gruppo», ovvero l’assunzione congiunta da parte di imprese che fanno capo allo stesso gruppo o legate a un contratto di rete o riconducibili ad uno stesso proprietario o a uno stesso nucleo familiare. È questa la proposta che Confagricoltura lancia in occasione del convegno organizzato sul tema «lavoro, occupazione, produttività, il ruolo strategico dell’agricoltura per il Paese». C’è molto da fare per snellire la burocrazia delle assunzioni – osserva l’organizzazione datoriale agricola – soprattutto considerata la peculiarità dei rapporti stagionali che trovano larga attuazione nelle campagne. Le imprese ‘collegatè – nota Confagricoltura – sono piuttosto diffuse nel settore produttivo agricolo e al momento debbono assumere ciascuna i propri dipendenti, con le difficoltà operative del caso in quanto non è sempre agevole individuare preventivamente i periodi in cui il lavoratore sarà chiamato a prestare la propria opera nelle varie aziende del gruppo, gestite economicamente come un ‘unicum’. La proposta – conclude Confagri – è inoltre a ‘costo zerò per la finanza pubblica e avrebbe inoltre il merito di favorire processi aggregativi tra le imprese e di stabilizzare l’occupazione in agricoltura con conseguenti risparmi per le casse dell’Inps in termini di prestazioni temporanee, garantendo oltretutto una maggiore stabilità del rapporto.

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