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Internazionalizzazione. Dopo Cina e Brasile, Unimpresa punta su Stati Uniti ed Emirati Arabi

Sostenere l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese rappresenta oggi un obiettivo prioritario e di fondamentale importanza soprattutto in un momento così particolarmente difficile per il nostro Paese, che sta
vivendo una fase di stallo senza prospettive concrete di crescita.
In questo contesto la Cina, grazie alle free trade zone, le aree economiche speciali, rappresenta per le aziende del nostro Paese una grande opportunità di sviluppo.
Se ne è discusso nella tavola rotonda dal titolo “L’opportunità Cina: le pmi nella scia di Marco Polo” promossa da Unimpresa, e svoltasi presso l’hotel dei Mellini, a Roma.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Zang WenXuan, direttore generale della North Branch Company of Sinotrans Air Transportation Development Co. Ltd., An QingMin, vice presidente della China Association of Warehouse, Marielda Caiazzo, della direzione pmi del ministero dello Sviluppo economico, Paolo Giraud, presidente di Horienta srl, società di business consulting Italia Cina, il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi e Marco Tarica, delegato di Unimpresa per le Politiche Estere.
“Le nuove politiche delle Ftz cinesi sono il riflesso di una graduale apertura alle importazioni da parte del governo cinese – ha spiegato Giraud – Queste zone franche in passato sono state viste solo come strutture offerte agli operatori del commercio globale, che in aree non soggette alla legislazione doganale cinese, potevano, e possono ancora gestire logistica e cicli produttivi, con vantaggi fiscali enormi. Apple fa produrre il suo iphone dalla Foxconn all’interno delle Free Trade Zones cinesi, con componenti provenienti da Corea, Taiwan, Giappone. Ma le nuove politiche sono mirate ad offrire un ingresso facilitato in Cina per prodotti, come in made in Italy, alla ricerca di posizionamento di mercato”.
Come questo sia possibile è stato illustrato dai relatori, rispondendo alle tante domande poste da imprenditori di vari settori e dai vertici di Unimpresa Italia, Cina e Brasile, che hanno preso parte all’incontro.
In primo luogo, è stato evidenziato, avvicinando il proprio prodotto in Cina, senza pagare dazio e Iva prima di averlo venduto. Incontrando buyers e potenziali distributori, grazie agli incontri BtoB organizzati all’interno di queste zone franche. Sfruttando le soluzioni di e-commerce e logistica integrata offerte da aziende come, ad esempio, la Sinotrans Co. Ltd.
“Insomma soluzioni chiavi in mano – ha concluso Giraud – per investimenti controllati e scalari. Unimpresa attraverso queste iniziative dimostra di essere il veicolo migliore per diffondere queste informazioni alle numerose medie, piccole e piccolissime aziende italiane alla ricerca di sbocchi sui mercati esteri con i loro prodotti straordinari per qualità e creatività”.
Al termine della tavola rotonda, Paolo Longobardi ha annunciato l’avvio di importanti progetti che condurranno a breve Unimpresa ad attivare, attraverso l’Ufficio Relazioni Internazionali, nuove sedi a New York e a Dubai, in aggiunta a quelle già operative in Cina e in Brasile.

Ufficio Stampa Unimpresa
a cura di Ago Press
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