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Il Tesoro: ora i mercati si fidano dell’Italia

«Da settembre è indubbio che il sentiment e l’umore del mercato sono cambiati. Ma se penso che il Btp Italia è stato concepito come un prodotto per il mercato domestico, diretto cioè soprattutto al retail, non si poteva immaginare che venissero alla ribalta in maniera così forte anche gli investitori istituzionali. Di sicuro la conferma del rating di Moody’s sulla Spagna ha incoraggiato l’ottimismo, eppure una domanda così sinceramente non me l’aspettavo». È quanto afferma al Mattino, Maria Cannata, direttore del debito pubblico italiano presso il Tesoro, sul boom di sottoscrizioni di Btp. Per quanto riguarda il ricorso al mercato del debito italiano per il prossimo anno, Cannata spiega: «Il fabbisogno netto, secondo le nostre previsioni, sarà di 20 miliardi mentre il ricorso al mercato sarà inferiore a quello del 2012. Scenderemo dai 460-470 miliardi a 400 miliardi: 60 in meno, considerando peraltro che quest’anno avevamo un picco di scadenza pari a 200 miliardi mentre l’anno prossimo caleremo a 160 miliardi. Oltre tutto quest’anno abbiamo avuto scadenze molto ravvicinate e impegnative, nel 2013 sarà diverso: l’anno sarà molto meglio distribuito sotto questo profilo».

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