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Grilli: criticare la manovra è un suicidio, dà speranza agli italiani

«Abbiamo voluto lanciare un forte segnale al Paese: il rigore sta dando i suoi frutti, e questi frutti possiamo cominciare a restituirli ai cittadini, avviando un percorso di riduzione della pressione fiscale». Lo afferma il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, che, in un colloquio con Repubblica, spiega di capire «le critiche su alcuni punti specifici del provvedimento. Ma qui, per la prima volta da molto tempo, noi tagliamo di due punti le aliquote Irpef sui redditi più bassi. Questo segnale – auspica – va raccolto, dalla politica e dalla società, perché è positivo. Ma se anche questo, nella polemica quotidiana, viene trasformato in un segnale negativo, allora diventa un suicidio per il Paese». «La legge di stabilità è un punto di svolta», sottolinea Grilli. «Dopo molti mesi di sacrifici necessari – spiega -, noi con questa manovra di parziale riduzione della pressione fiscale vogliamo cambiare le aspettative delle famiglie e delle imprese. Vogliamo ridare speranza agli italiani». Il ministro ne difende l’equità: «A regime, con la nostra manovra sull’Irpef, rimettiamo 6 miliardi nelle tasche degli italiani e ne riprendiamo 1,2 attraverso la riduzione delle detrazioni e delle deduzioni. Non solo, quei sei miliardi li restituiamo ai redditi più bassi. Se questa non è una scelta di equità..».

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