«Noi siamo i primi produttori in Libia. Produciamo circa 600.000 barili dei due milioni che produce il Paese. Facciamo ulteriori investimenti per incrementare le produzioni che per la verità stanno andando discretamente bene dopo la rivoluzione». Ad affermarlo a ‘Uno Mattinà su Rai Uno è l’ad di Eni, Paolo Scaroni il giorno dopo il suo incontro a Tripoli con il premier libico Ali Zidan e il ministro del Petrolio libico, Abdelbari al Arusi e l’annuncio di investimenti per lo sviluppo di produzioni esistenti e nuove attività esplorative in Libia nei prossimi 10 anni 8 miliardi di dollari. «Sono tornato ieri sera da Tripoli -sottolinea Scaroni-, ho visto una situazione calma. Mi sembra che il nuovo governo abbia in mano saldamente il paese e questa è una buona notizia per Eni e per l’Italia perchè i destini di Libia e quelli dell’Italia si intrecciano sempre. Mi sembra una buona notizia».
- 11 anni fa
Redazione
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Eni vuole crescere in Libia
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