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Crisi. Longobardi “Situazione precipita e governo latitante”

“Si sta chiudendo un’altra drammatica giornata per l’economia italiana: il calo della produzione industriale e i dati sul pil sono l’ennesima spia di una situazione insostenibile che sta precipitando. É un quadro da allarme rosso in cui ormai è chiaro che l’Esecutivo guidato dal professor Mario Monti è latitante”. Così il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi, che, commentando i dati dell’Istat, attacca il Governo e non risparmia critiche anche al Parlamento: “Avevamo riposto fiducia in Monti e nella squadra di tecnici arrivati a palazzo Chigi, ma anche loro hanno dimostrato di non essere in grado di assicurare all’Italia le misure necessarie per agganciare la ripresa e uscire rapidamente da una pericolosissima recessione”.
“La pazienza delle imprese, e anche delle famiglie, è finita” spiega Longobardi che è sempre più “preoccupato per il disagio sociale che si tasta con mano semplicemente passeggiando per strada può esplodere e sfociare in una protesta di massa incontrollabile”. Di tutto questo “il Governo non si preoccupa affatto o, per lo meno, sottovaluta la questione”.
Entrando nel merito delle misure necessarie al Paese, Longobardi ricorda “il taglio della pressione fiscale” e “la necessita di ridurre la spesa pubblica con una drastica sforbiciata agli sprechi”. Secondo Longobardi “il rigore non basta e va aggredito il debito pubblico: quella montagna da oltre 1.900 miliardi di euro è la vera zavorra dell’Italia e solo riducendola si riusciranno a liberare le risorse per lo sviluppo e la crescita”. “Purtroppo non vedremo nulla di buono nei prossimi mesi: Governo e Parlamento sono ridicoli e i partiti ci prendono in giro a cominciare dai costi della politica” dice il numero uno di Unimpresa.

Ufficio Stampa Unimpresa
A cura di Ago Press
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