«Non c’è tempo da perdere: il decreto legge per lo sviluppo deve vedere la luce in pochissimo tempo, entro la prossima settimana». Così il segretario generale di Unimpresa, Sergio Battaglia, sulle parole del ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, che oggi ha garantito il massimo impegno per condurre in porto le misure per lo sviluppo e la crescita. «La nostra preoccupazione – spiega Battaglia – si fonda su dati drammatici: ben tre imprese su quattro sono a rischio chiusura» . Secondo un’analisi di Unimpresa, infatti, il 76,3% delle aziende dichiara di trovarsi in enorme difficoltà e potrebbe decidere di portare i libri in tribunale. «La prospettiva del fallimento è sempre più vicina e i motivi, purtroppo, sono quelli noti da tempo. Pressione fiscale soffocante, stretta del credito, ritardi di pagamenti della pubblica amministrazione: un tris di ingredienti micidiale» dice il segretario generale di Unimpresa che parla di un quadro da «allarme rosso» .
Attraverso le 60 sedi sparse sul territorio nazionale, l’associazione ha condotto un sondaggio a campione fra le 130.000 associate dal quale, dunque, è emerso che 99.190 imprese sta pagando a caro prezzo gli effetti della recessione economica. Lo studio di Unimpresa individua il commercio tra i settori in maggiore difficoltà a causa, in particolare, della fortissima contrazione dei consumi. Nella “classifica” della crisi, poi, seguono: agricoltura, edilizia, artigianato, piccola industria, trasporti. Secondo Battaglia «tra poco, oltre a non versare più un euro nelle casse dello Stato con i modelli F24, gli imprenditori potrebbero cominciare a razionare i pagamenti degli stipendi, innescando così un circolo vizioso pericolosissimo che potrebbe portare il Paese sull’orlo del baratro».
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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