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Confindustria in pressing sul Governo per il taglio del cuneo fiscale

Una delle «priorità, da tempo oggetto delle sollecitazioni di Confindustria» è «il cuneo fiscale e contributivo, che ha raggiunto livelli non più tollerabili e su cui è necessario incidere in modo significativo, per sostenere la domanda interna e la ripresa degli investimenti». Lo ribadisce il vicepresidente di Confindustria, Aurelio Regina, ascoltato in commissione Industria del Senato, sul decreto legge sulla crescita. «Governo e Parlamento – ricorda Regina – sono impegnati su questo fronte nell’ambito del Ddl di Stabilità: auspichiamo che quella possa essere finalmente la sede per un intervento incisivo che consenta di alleviare il carico fiscale su lavoratori e imprese».  «Dopo aver recuperato nel 2010 una frazione di quanto perduto nel 2008-2009, l’Italia è tornata in una fase di acuta recessione, che proseguirà anche per una parte del prossimo anno» ha poi rilevato Regina. Il quale si è riferito ai dati del Centro studi sulla produzione industriale: «Da aprile 2011 a ottobre di quest’anno la produzione industriale è diminuita dell’8,9%: circa mezzo punto, in media, al mese»; inoltre la produzione industriale «a ottobre era a un livello inferiore del 23,2% rispetto al picco pre-crisi». Regina ha ricordato che «la riduzione della domanda interna è stata di un’intensità che non ha precedenti nel dopoguerra ed è stata la determinante del calo dell’attività economica. Nei mesi più recenti si è attenuato l’apporto positivo della domanda estera, aggravando lo scenario complessivo. Non si vedono segnali di inversione di rotta, ma solo di attenuazione della tendenza negativa». Questo «quadro preoccupante – ha aggiunto – si innesta su una tendenza di bassa crescita che data da molti anni».

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