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BCE: SPADAFORA (UNIMPRESA), DANNI DA RIALZO TASSI

“La Bce deve cambiare rotta o sarà un disastro per l’intera economia dell’Unione. Lagarde è fuori luogo in quasi ogni sua esternazione, ma paventare la mancanza di attivazione del Tpi riconducendo la responsabilità della decisione al Consiglio Direttivo della Bce mostra quanta poca considerazione abbia nei confronti dell’Italia e più in generale del sud Europa. Lo scudo anti-spread introdotto dalla Bce ora più che mai deve essere applicato all’Italia e le valutazioni sui quattro criteri definiti come essenziali, vanno adottati in situazioni diverse dalle attuali e sicuramente non nel caso in cui uno Stato debba affrontare una campagna elettorale. L’innalzamento dei tassi d’interesse della Bce hanno e faranno da soli abbastanza danni per l’economia reale, per le famiglie e per le imprese, senza necessità di ulteriori manovre di palazzo”. Lo dichiara il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora

“In aggiunta, una campagna elettorale in questo momento non è il massimo delle aspirazioni per una economia in crisi da già prima della pandemia e della guerra in Ucraina. In Italia, la povertà assoluta sfiora il 9% dell’intera popolazione, il Pil degli ultimi 2 anni, pur avendoci raccontato le barzellette, fa rabbrividire e le chiusure delle attività di artigiani e piccole realtà imprenditoriali, in particolar modo quelle di quartiere, si contano a migliaia. Tutte notizie, ovviamente, trite, ritrite e riprese da chiunque addebitando responsabilità a destra e manca ma senza mai provare a risolvere la questione, eccezion fatta per Mario Draghi, il quale ha voglia a dire! ma unico nel suo genere, ha fatto tanto senza vanterie o proclamazioni e comparsate. L’Italia ha bisogno di gente seria e soprattutto di persone che possano rispondere per le rime a personaggi come la Lagarde” aggiunge Spadafora. 

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