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Anziani e Welfare, quale sostenibilità? Un convegno-denuncia a Roma

Il 9 maggio scorso, presso la camera dei Deputati, Palazzo Marini, l’Osservatorio della terza età dell’Ageing Society, in occasione del Convegno: “Anziani e Welfare – quale sostenibilità?” ha presentato uno studio e delle proposte per il recupero di efficienza nel settore sanitario e ospedaliero.
Il vice presidente dell’Osservatorio, Andrea Monorchio, nell’introduzione al convegno, ha ricordato come la Finanziaria 2011 ha azzerato il fondo per la non autosufficienza a livello nazionale, mentre sono previsti consistenti tagli ai bilanci regionali per la sanità e per il sostegno sociale.
Da qui la necessità di non poter più tollerare gli sprechi che rasentano un comportamento criminale in molte Regioni.
Gli interventi finalizzati al contenimento dei costi attraverso la riduzione dei tempi di degenza per oltre il 60% riguardano principalmente persone anziane con più di 65 anni.
Nonostante ciò la spesa ospedaliera in molte Regioni è aumentata andando oltre 800 euro giornalieri per degenza, anche a causa dell’enorme spesa per servizi non sanitari. Per questi servizi ci sono anche enormi differenze tra Regione e Regione: si va dai 22 euro al giorno in Lombardia ai 92 in Umbria e ai 111 in Friuli. Differenze incomprensibili anche tra le diverse ASL della stessa Regione.
Non c’è da meravigliarsi se per gli enormi sprechi aumentano anche l’indignazione e la rabbia delle persone disabili e degli anziani, dal momento che solo gli anziani rappresentano oltre il 20% della popolazione e gli ultra ottantenni sono già 3 milioni (nel 2030, secondo l’ISTAT, saranno quasi 8 milioni) il 50% circa dei quali non autosufficienti.
Il presidente dell’Ageing Society, Prof. Emilio Mortilla, che ha illustrato lo Studio, ha detto che la maggioranza degli sprechi sono prodotti “dai torbidi interessi fra le potenti lobby” che hanno gli appalti per l’erogazione dei servizi di smaltimento di rifiuti, catering, pulizie varie, energia, telefonia, ecc.
Per esempio, i costi per degenza giornaliera per le utenze telefoniche vanno da 3,27 euro della ASL di Pieve di Soligo ai 20,10 euro di quella di Cosenza.
Non rimane che sperare che la Magistratura Contabile avvii una adeguata indagine su questa scandalosa situazione.
Al Convegno ha anche partecipato Bruno Latella, Presidente Onorario di Unimpresa, il quale ha consegnato al Prof. Andrea Monorchio una breve nota sulle iniziative di Unimpresa in favore delle persone anziane e di quelle diversamente abili, oltre a portare il saluto del Presidente Paolo Longobardi.