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Agricoltura. Ferrara (Unimpresa), dal CdM nessun provvedimento significativo per il settore

“Le misure per il comparto agroalimentare, approvate nei due decreti dal consiglio dei ministri di ieri, relativamente alla crescita e alla dismissione del patrimonio pubblico, non presentano nulla di significativo”.
Emilio Ferrara, segretario generale di Unimpresa Agricoltura, critica apertamente il giudizio del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania.
“In realtà non capiamo – spiega Ferrara – come si possa pensare che, ad esempio, mettere un rappresentante del ministero nella cabina di regia del nuovo Ice possa finalmente rilanciare l’export, o come introdurre un sistema volontario, non obbligatorio, di indicazione dell’origine per chi vende al dettaglio e chi somministra prodotti della pesca possa contribuire ad aumentare la redditività del settore o tutelare i consumatori, o ancora come il semplice sospendere, per l’ennesima volta, il termine di entrata in operatività del sistema Sistri possa essere una considerata una “semplificazione” innovativa”.
Tutta da verificare poi, sottolinea il segretario generale di aunimpresa Agricoltura, la praticabilità di quanto previsto per il
riordino delle procedure relative al “Fondo per l’internazionalizzazione istituito dalla Legge 394/81 e gestito dalla ormai “famosa” Simest, che istituisce – speriamo – una riserva pari al 70% delle risorse per le pmi, e la istituzione di consorzi per l’internazionalizzazione estesi anche al settore dell’agroalimentare”.
“Ci sembra che l’unica misura al momento degna di nota – conclude – sia quella, comunque non rivolta alle imprese agricole, che prevede di istituire il Fondo nazionale la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti, che sarà gestito da Agea, assegnando per il 2012 una prima scarsissima dotazione finanziaria pari a un milione di euro”.

a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press

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