“La prospettiva di una manovra aggiuntiva sui conti pubblici, prima annunciata e poi curiosamente smentita dall’Unione europea corre il rischio di trasformarsi nella pietra tombale sul Paese”. E’ il commento del segretario generale di Unimpresa, Sergio Battaglia, dopo le dichiarazioni dei rappresentanti della Commissione Ue che stamattina hanno indicato la necessità di nuovi interventi sulla finanza pubblica italiana per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013, salvo poi ritrattare tutto attraverso le parole del commissario Olli Rehn.
“Una correzione dei conti pubblici pari a 1,5% del pil – spiega il segretario generale di Unimpresa – comporterebbe la ricerca di fondi per oltre 20 miliardi di euro e si tradurrebbe nell’ennesimo accanimento fiscale sulle imprese del nostro Paese, vista l’assoluta incapacità di trovare soluzioni alternative magari attraverso robusti tagli alla spesa pubblica e agli sprechi”. Secondo Battaglia, “l’Italia ha bisogno di ben altro per cercare di rialzare la testa. L’economia è in una situazione di pericolosa stagnazione e serve uno scatto di reni per mettere il Paese in condizioni di correre e agganciare la ripresa in tempi rapidi”.
a cura del Servizio Ufficio Stampa Ago Press
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