I disservizi nei pagamenti elettronici e nei Pos che hanno colpito il nostro Paese nelle ultime 48 ore, interessando alcuni circuiti di carte di credito e debito, hanno creato gravi disagi per i commercianti in tutta Italia. Il piccolo commercio, le micro e piccole stanno affrontando un ostacolo inatteso che incide pesantemente sulla loro operatività. Promuovere una società completamente “cashless” senza aver prima assicurato una robustezza totale dei sistemi digitali significherebbe esporre l’intera economia a potenziali blackout operativi.
Lo segnala Unimpresa secondo cui Le imprese al dettaglio, in particolare, subiscono un doppio colpo: da un lato, la perdita di vendite a causa dell’impossibilità di accettare pagamenti elettronici, dall’altro, il danno reputazionale nei confronti di una clientela che oggi, più che mai, esige un’esperienza d’acquisto fluida e senza intoppi.
“Episodi come questi sono particolarmente gravi in periodi di alta stagione per i consumi, come il Black Friday o l’avvicinarsi delle festività natalizie, quando il commercio dovrebbe beneficiare di un aumento delle vendite, e non essere frenato da ostacoli tecnologici” commenta il presidente di Unimpresa, Giovanna Ferrara. “Questo incidente evidenzia la fragilità delle infrastrutture tecnologiche. Nonostante gli investimenti degli ultimi anni nella digitalizzazione dei pagamenti e nei servizi fintech, siamo ancora lontani dall’avere un sistema sicuro, resiliente e capace di affrontare eventuali emergenze. La dipendenza eccessiva da un’unica rete o da pochi fornitori di servizi tecnologici, come dimostrano i recenti guasti, espone il nostro Paese a rischi inaccettabili. Occorre investire con decisione nel miglioramento delle infrastrutture tecnologiche, rafforzando la sicurezza e la ridondanza dei sistemi. La modernizzazione delle reti e dei data center deve essere una priorità assoluta. Questo episodio deve anche far riflettere sul ruolo del contante, spesso demonizzato come forma di pagamento obsoleta. Al contrario, il denaro di carta si è rivelato ancora una volta un’alternativa essenziale per garantire la prosecuzione delle transazioni economiche, soprattutto nei piccoli esercizi commerciali. Il contante rappresenta non solo uno strumento di pagamento, ma anche una forma di libertà economica, soprattutto per le piccole imprese che si trovano spesso a dover fronteggiare commissioni elevate sui pagamenti elettronici. Garantirne la piena disponibilità e il diritto d’uso è una questione di buon senso, oltre che di sicurezza economica” aggiunge il presidente di Unimpresa.
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